miércoles, mayo 14, 2014

Redescubriendo a Michelangelo


Domenico Cresti o Crespi le Passignano (1559 - 1638), 
Retrato de Michelangelo Buonarroti

Es absolutamente innegable la influencia y la fascinación que a lo largo de la Historia ha tenido la figura de Michelangelo Buonarroti sobre autores tanto contemporáneos como posteriores a él. El mismo Vasari, escribió:

"il Cielo per essempio nella vita, ne' costumi e nelle opere l'ha qua giú mandato, acciò che quegli che risguardano in lui, possino imitandolo, accostarsi per fama alla eternità del nome; e per l'opere e per lo studio, alla natura; e per la virtú al Cielo, nel medesimo modo che egli alla natura et al cielo ha di continuo fatto onore." 

Ahora 450 años después de su muerte, el 18 de febrero de 1564, seguimos mirando, admirando y redescubriendo su obra, con la misma fascinación que sus contemporáneos. Buscando nuevas perspectivas con qué mirar el Renacimiento, y la grandiosa contribución de Michelangeo, y cómo influye tanto en la fotografía como en la pintura en el siglo XIX hasta llegar a nuestros días. Esta es la mirada que la Galleria dell'Accademia de Florencia nos ofrece en un viaje por "Ri-Conoscere Michelangelo", maneras de traducir y reproducir las obrasescultóricas de Buonarroti.

Michelangelo Buonarroti
Madonna della Scala, 1490
Casa Buonarroti, Florència

Michelangelo Buonarroti
Battaglia dei centauri, 1492
Casa Buonarroti, Florència

"Il mio primo lavoro è stato un piccolo bassorilievo, la Madonna della scala. Maria, Madre di Dio, si siede sulla roccia della chiesa. I riccioli bambino indietro nel suo corpo. Si prevede la sua morte, e il suo ritorno sulla scalinata al cielo. "Il mio secondo lavoro, un altro piccolo sollievo. Il mio tutor mi lesse il mito della battaglia dei Lapiti contro i Centauri. Le forze selvagge della Vita, bloccati in un combattimento eroico. "Già a 16 anni, la mia mente era un campo di battaglia:. Mio amore per la bellezza pagana, il nudo maschile, in guerra con la mia fede religiosa Una polarità di temi e forme ... uno spirituale, l'altro terrena, ho mantenuto queste incisioni sulle pareti del mio studio a questo giorno. "

Michelangelo Buonarroti, Diario Personale

Michelangelo Buonarroti
Bacco, 1496-97
Museo Nazionale del Bargello, Florència

Michelangelo Buonarroti
La Pietà Vaticana,1497-99
Basilica di San Pietro in Vaticano. Roma

38. Quanta dolcezza al cor per gli occhi porta

Quanta dolcezza al cor per gli occhi porta
quel che ’n un punto el tempo e morte fura!
Che è questo però che mi conforta
e negli affanni cresce e sempre dura.

Amor, come virtù viva e accorta,
desta gli spirti ed è più degna cura.
Risponde a me: - Come persona morta
mena suo vita chi è da me sicura. -

Amore è un concetto di bellezza
immaginata o vista dentro al core,
amica di virtute e gentilezza.

Michelangelo Buonarroti

Michelangelo Buonarroti
David, 1501-1504
Galleria dell'Accademia, Florència

[...] E veramente che questa opera à tolto il grido
a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine che elle si
fussero; e si può dire che né 'l Marforio di Roma, né il Tevere o il
Nilo di Belvedere, o i Giganti di Monte Cavallo, le sian simili in
conto alcuno, con tanta misura e bellezza e con tanta bontà la finì
Michelagnolo; perché in essa sono contorni di gambe bellissime et
appiccature e sveltezza di fianchi divine, né ma' più s'è veduto un
posamento sì dolce né grazia che tal cosa pareggi, né piedi né mani
né testa che a ogni suo membro di bontà, d'artificio e di parità né
di disegno s'accordi tanto. E certo chi vede questa non dee curarsi
di vedere altra opera di scultura fatta nei nostri tempi o negli altri da
qualsivoglia artefice.

"Le Vite", Edizione Giuntina, Giorgio Vasari

Michelangelo Buonarroti
Tondo Taddei, 1504-1506
Royal Academy, Londres

Michelangelo Buonarroti
Tondo Doni. 1506-1508
Galleria degli Uffizi, Florencia

Michelangelo Buonarroti
Sibilla Delfica. 1508-10
Cappella Sistina, Roma

Michelangelo Buonarroti
La Creazione di Adamo, 1511
Cappella Sistina, Roma

[...] la Creazione di Adamo, dove ha figurato Dio portato da un gruppo
di Angioli ignudi e di tenera età, i quali par che sostenghino non
solo una figura, ma tutto il peso del mondo, apparente tale mediante
la venerabilissima maiestà di quello e la maniera del moto, nel quale
con un braccio cigne alcuni putti, quasi che egli si sostenga, e con
l'altro porge la mano destra a uno Adamo, figurato - di bellezza,
di attitudine e di dintorni- di qualità che e' par fatto di nuovo dal
sommo e primo suo Creatore più tosto che dal pennello e disegno
d'uno uomo tale.

"Le Vite", Edizione Giuntina, Giorgio Vasari

Michelangelo Buonarroti
Schiavo ribelle, 1513  
Musée du Louvre, Paris

Michelangelo Buonarroti
Schiavo morente, 1513
Musée du Louvre, Paris

Michelangelo Buonarroti
Mosè. 1513-1515
Basilica di San Pietro in Vincoli, Roma

Michelangelo Buonarroti
Giudizio Universale, 1536-41
Cappella Sistina, Roma

[...]Et oltra a ogni bellezza straordi-
naria è il vedere tanta opera sì unitamente dipinta e condotta, che
ella pare fatta in un giorno e con quella fine che mai minio nissuno
si condusse talmente. E nel vero la moltitudine delle figure, la ter-
ribilità e grandezza dell'opera è tale che non si può descrivere, essen-
do piena di tutti i possibili umani affetti et avendogli tutti maravi-
gliosamente espressi; avvengaché i superbi, gli invidiosi, gli avari, i
lussuriosi e gli altri così fatti si riconoschino agevolmente da ogni
bello spirito, per avere osservato ogni decoro, sì d'aria, sì d'attitu-
dini e sì d'ogni altra naturale circostanzia nel figurarli. Cosa che,
se bene è maravigliosa e grande, non è stata impossibile a questo
uomo, per essere stato sempre accorto e savio, et avere visto uomini

"Le Vite", Edizione Giuntina, Giorgio Vasari

Michelangelo Buonarroti
Conversione di Saulo, 1545
Cappella Paolina, Vaticano

Michelangelo Buonarroti
Crocifissione di San Pietro, 1545-50
Cappella Paolina, Vaticano.

Michelangelo Buonarroti
Pietà Bandini, 1547-55
Museo dell'Opera del Duomo, Florencia

151

Non ha l’ottimo artista alcun concetto
c’un marmo solo in sé non circonscriva
col suo superchio, e solo a quello arriva
la man che ubbidisce all’intelletto.

Il mal ch’io fuggo, e ’l ben ch’io mi prometto,
in te, donna leggiadra, altera e diva,
tal si nasconde; e perch’io più non viva,
contraria ho l’arte al disïato effetto.

Amor dunque non ha, né tua beltate
o durezza o fortuna o gran disdegno,
del mio mal colpa, o mio destino o sorte;

se dentro del tuo cor morte e pietate
porti in un tempo, e che ’l mio basso ingegno
non sappia, ardendo, trarne altro che morte.

Michelangelo Buonarroti 

Michelangelo Buonarroti
Pietà Rondanini, 1552-1564
Castello Sforzesco, Milán


+ Información:

http://www.unannoadarte.it/riconosceremichelangelo/
http://vasari.letteraturaoperaomnia.org/vasari_le_vite_michelangelo_bonarroti_fiorentino.html
http://vasari.sns.it/Vita di Michelagnolo Buonarruoti Fiorentino Pittore Scultore et Architteto

4 comentarios:

julianen dijo...

periodicament s'ha de tornar als origens de tot, es nomes un tast però de bon llegir per rendir cult al més gran de tots els artistes

Anónimo dijo...

Malgrat la força de la seva escultura, jo em quedo amb l'expressivitat més generosa de la pintura.

Sébastien Paul Lucien dijo...

El Bacco y la Pieta Del museo del duomo, mis preferidos !

Leo Natura dijo...

¿Y qué habrá pasado al pene de Bacco?rs
Bueno, me gustó mucho todo que mostraste aquí.